Progressivo o interlacciato?

E’ importante sapere che il segnale verticale di un video può essere progressivo oppure interlacciato. Il primo si indica con la lettera p mentre il secondo con la i.

L’interlacing (o interlacciamento) era una tecnica di compressione utilizzata per la registrazione, la trasmissione e la visualizzazione di materiale televisivo e video, in cui veniva alternata velocemente la visualizzazione orizzontale di alcune righe e a quelle di altre dando l’illusione agli occhi di raggiungere una risoluzione maggiore (più precisamente campo 1 per le linee dispari, campo 2 per le linee pari) e visualizzati uno dopo l’altro in un fotogramma intero.

Questo processo veniva ripetuto più volte al secondo (con lo standard televisivo Italiano: 50 campi video al secondo) ed a causa della lentezza dell’occhio veniva percepita solo l’immagine completa.

Questa tecnica veniva utilizzata nelle apparecchiature non in grado di raggiungere alcune risoluzioni più elevate. Alcuni PC come l’Amiga hanno dato importanza al sistema interlacciato delle immagini raggiungendo infatti risoluzioni che all’epoca difficilmente i computer possedevano.

Nella realtà l’immagine percepita dall’occhio non era bella stabile e produceva un leggero e fastidioso sfarfallio. Ora che sappiamo che interlacciato è sinonimo di fastidioso perché l’occhio, che non è stupido, percepisce un leggero tremolio dell’immagine specialmente se non è in movimento e le apparecchiature attuali permettono risoluzioni altissime possiamo eleminare il problema elaborando immagini e video interessati. Esistono infatti programmi di elaborazione video in grado di deinterlacciare l’immagine raddoppiando il numero di pixel verticali.

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