La famosa “Canzone del Maggio” di De Andrè, primo brano dell’album “Storia di un impiegato”, il sesto per il cantautore genovese, è liberamente tratta da un brano francese, “Chacun de vous est concerné”, della cantante Dominique Grange, autrice di canzoni contro la guerra o comunque di protesta.
De Andrè non cita autrice e brano da cui trae ispirazione (o qualcosa di più), ma è solo perché una volta messosi in contatto con l’autrice francese, per poter pubblicare il brano assieme a lei, ella glielo regalò senza chiedere alcun diritto d’autore. Certamente la melodia è simile, a differenza del testo e Dominique Grange fa comunque un omaggio a Fabrizio facendo precedere la sua canzone dall’introduzione della “Canzone del maggio”.
Con questo album, l’autore, intendeva dare una lettura poetica della rivoluzione sessantottina, invece, come anche lui diceva, ne è venuto fuori un disco politico che spiega alla gente come comportarsi.
Per la prima volta De Andrè si dichiara politicamente.
Come in tutti i suoi album, anche questo segue un filo logico, con canzoni tutte collegate tra loro che narrano, in questo caso, la storia di un impiegato che, dopo aver ascoltato il canto del Maggio francese, entra in crisi e decide di ribellarsi nel suo individualismo.
C’è quindi una presa di posizione individuale che, con l’esperienza della violenza e di seguito il carcere, diventa collettiva.
In questa raccolta troviamo una critica nei confronti del conformismo borghese, il terrorismo (“… non ci sono poteri buoni…”) e gli anni ’70.